In arrivo la 2° edizione del concorso letterario "Torre dell'Orologio"

Cultura: sinonimo di produttività, benessere, investimento, identità… È il perno dell’azione dell’attuale amministrazione di Siculiana, un paese in provincia di Agrigento (a 23 km dalla Valle dei Templi): il primo cittadino Mariella Bruno, il vice sindaco Giuseppe Zambito (con delega al Turismo e Cultura) e l’intera squadra ce la stanno mettendo proprio tutta a far sì che la comunità intera possa credere in una nuova stagione.
Da due anni stanno mettendo in opera un’inedita politica che investe ogni dimensione dell’essere persona e cittadino, ottemperando a un comandamento che dovrebbe essere imprescindibile per chi governa: mettere al centro il pensiero che aiuta a crescere, a prendere consapevolezza di sé e del senso di appartenenza a un gruppo per uno sviluppo della collettività.

La macchina culturale avviata fra perplessità, immancabili mugugni e il solito inutile, infruttuoso e dannoso pessimismo-fatalismo (fosse quello verghiano avrebbe almeno una dignità letteraria) sta dando i primi frutti: già l’anno scorso la prima edizione del Premio Letterario “Torre dell’Orologio” aveva registrato successi, consensi e grande partecipazione e per quest’anno si preannuncia un evento ancora più rilevante.
Il portale online Fattitaliani.it ne ha sposato sin dall’inizio la causa, proprio perché corrispondente e rispondente a un bisogno generale della cultura che in questo caso parte dai libri ma ovviamente coinvolge qualsiasi aspetto e domanda dell’essere umano che lo spinge a interrogarsi e a riflettere.
Fra l’11 e il 13 novembre Siculiana tornerà a festeggiare, a riunirsi attorno ad autori, giornalisti, artisti: i veri protagonisti, però, saranno proprio i siculianesi. Intanto perché a dare vita al meccanismo del concorso e alla finale è stato il Comitato di lettura composto in maniera variegata e trasversale da chi ama davvero leggere (vi fanno parte anche rappresentanti di paesi limitrofi come Sciacca, Porto Empedocle, la stessa Agrigento) e poi perché – secondo quanto si sta programmando – alcune iniziative non saranno “di passaggio”, bensì costituiranno un patrimonio perenne per la comunità.
Sarà l’occasione di rivedere e incontrare personaggi di primo piano: a partire da Simonetta Agnello Hornby, madrina del premio e cittadina onoraria di Siculiana, autrice di best seller come “La mennulara”, “La zia marchesa” e fra i più recenti “La monaca” e “Un filo d’olio”.
Sebastiano Somma, valentissimo e amatissimo attore di fiction, cinema e teatro, riceverà il premio speciale per lo spettacolo “Il giorno della civetta”, in tour per la seconda stagione, assieme a Gaetano Aronica, che ne ha adattato il testo e a Fabrizio Catalano, regista e nipote dello scrittore racalmutese.
Sarà l’occasione per conoscere più da vicino le 21 case editrici che parteciperanno alla Fiera del Libro, Sara Favarò, Fuad Aziz, Francesca Barra, Carmelo Sardo, Daniele Billitteri, Anna Burgio, Clelia Lombardo, Francesca Albergamo, Giuseppina Mira, Titti De Simone e naturalmente i cinque finalisti del premio letterario: “Dovevamo saperlo che l’amore” di Nelson Martinico, casa editrice Lupo Editore; “Salina la sabbia che resta” di Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano, Gery Palazzotto, casa editrice Dario Flaccovio; “Liberami dal male” di Mario Gerardi, casa editrice ad Est Dell’Equatore; “La Traversata” di Salvo Toscano, casa editrice Novantacento, “Un’estate a Palermo” di Autori vari (Maria Adele Cipolla, Beatrice Monroy, Martino Grasso, Marco Pomar, Elena Pistillo, Gianfranco Perriera, Enzo Di Pasquale e Rossella Floridia), casa editrice Ernesto Di Lorenzo; “Concetto al buio” di Rosario Palazzolo, casa editrice Perdisa.
Il 12 novembre la Piazza Umberto I si trasformerà in un grande teatro all’aperto dove saranno presentati al pubblico quattro progetti per altrettanti musei originali: quattro mostre accompagneranno i cittadini a conoscere la maniera e i contenuti dei musei che saranno a breve costituiti. Fattitaliani ve ne svela in anteprima le locandine: Siculiana diventerà una città museale grazie all’istituzione del Museo della Memoria, Museo della Musica, Museo dei giochi e dei balocchi di altri tempi, Museo Vento ‘800.
Ci si augura che iniziative del genere vengano portate avanti soprattutto dai cittadini stessi, che si comprenda quanto investire in cultura sia vantaggioso a più livelli (sociale, economico, politico), che nel ricordo di ciò che si era ci sia la proiezione in avanti secondo una prospettiva di costruzione fattiva e partecipata.

Via. Fattitaliani

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