Il parlamentare Filippo Perconti è stato a Siculiana a visitare gli ospiti dell'ex hotel Villa Sikania - Agrigentooggi.it


La provincia di Agrigento sta resistendo per quanto riguarda i contagi interni e anche per gli arrivi dal Nord, ma dimostra di avere un fianco debole negli sbarchi di immigrati.

Il parlamentare Filippo Perconti è stato a Siculiana a visitare gli ospiti dell'ex hotel Villa Sikania oggi centro di accoglienza. Una cosa che ha suscitato tanta attenzione.

«L'emergenza immigrazione – ha detto Perconti – va trattata all'interno dell'emergenza Covid19, infatti insieme ad altri colleghi parlamentari abbiamo subito scritto al consiglio dei ministri, chiedendo misure più stringenti per la gestione dei flussi, dove venga garantita quarantena e tampone».

Quello che ha fatto maggiormente discutere, suscitando una levata di scudi da parte di sindaci e rappresentanti parlamentari di diversi schieramenti, è il fatto che fino a qualche settimana addietro, gli immigrati non rimanevano sul nostro territorio. Ora sono stati destinati a Realmonte e Siculiana. Una scelta che secondo i sindaci metterebbe a rischio la popolazione e vanificherebbe la quarantena domestica degli agrigentini.

«Va detto che in situazioni di normalità non dovrebbero mai rimanere sul nostro territorio – continua Perconti – infatti in Sicilia, per oltre il 90% dei casi parliamo di flussi di passaggio. E' assodato che i migranti tendono a raggiungere regioni del nord o altri stati europei. Ripeto stiamo affrontando un'emergenza, tanto è vero che Villa Sikania è stata riattivata nell'arco di sole 24 ore. Personalmente mi sono recato a Siculiana ed ho potuto constatare che le forze dell'ordine stanno garantendo la quarantena di queste persone».

Perconti ha voluto rimarcare il fatto che l'unica preoccupazione che si è avvertita in questi giorni sia legata ai due sbarchi di migranti a Lampedusa, poi trasferiti a Porto Empedocle e da qui a Pozzallo prima e a Siculiana dopo. Quando si è scoperto che un ragazzo sbarcato è risultato positivo al Coronavirus, è scoppiata la contestazione. E mentre la Procura di Agrigento apriva un'inchiesta, i sindaci di Lampedusa, Porto Empedocle e Siculiana hanno avviato una protesta contro il Governo nazionale e Regionale, per sollecitare il blocco degli sbarchi sulle coste siciliane.

«Una delle richieste che stiamo portando avanti a livello parlamentare – dice Perconti – è quella di evitare che la Provincia di Agrigento gestisca da sola il peso del fenomeno immigrazione sol perché gli immigrati sbarcano sulle nostre coste. Occorre istituire una taskforce che si occupi di gestire i flussi e dislochi su tutto il territorio nazionale questi migranti in sicurezza».

Nel frattempo il sindaco di Siculiana, Leonardo Lauricella ha chiesto ai suoi concittadini l'utilizzo delle mascherine. In quest'ottica, ha provveduto ad ordinare 6000 dispositivi da consegnare e distribuire ai siculianesi. Va detto, inoltre, che le prefetture sono attualmente alla ricerca di alberghi dove potere ospitare migranti per far passare loro il periodo della quarantena. Sta succedendo a Trapani e in altre province siciliane e persino a Lampedusa dove da qualche settimana, alcuni albergatori sono stati interpellati per mettere a disposizione le loro strutture per ospitare migranti. I centri di accoglienza non sono sufficienti e in periodo di quarantena lo sono meno che mai.

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