Da qualche giorno si parla della possibilità di un trasferimento delle pattuglie dei militari dal territorio di Siculiana ad Agrigento. Si tratta di quelle unità dell'esercito che hanno svolto le attività di controllo in paese da quando è stato reso operativo il centro d'accoglienza per i migranti. In questi anni, i militari hanno presidiato diverse zone del paese garantendo la sicurezza dei cittadini. Dopo la chiusura del centro ospitante gli extracomunitari, avvenuto in autunno, le pattuglie hanno comunque continuato a sorvegliare la città.
Adesso, di fronte all'ipotesi di un possibile trasferimento dei militari, i cittadini si proclamano preoccupati. Questo perché Siculiana, nell'ambito dei paesi della provincia, è una delle zone maggiormente colpite dagli sbarchi fantasma. Gli sbarchi in questione provocano due tipi di problemi: il primo è quello relativo alla sicurezza del territorio; il secondo, riguarda prettamente la tutela della salute pubblica. In un periodo d'emergenza sanitaria di carattere nazionale, dovuto al contagio da coronavirus, si teme che l'arrivo di migranti non sottoposti a controlli, possa essere causa di rischi da non sottovalutare. La presenza dei militari sul territorio, in un contesto storico come questo, potrebbe rappresentare una maggiore garanzia per la sicurezza e la tutela dell'incolumità pubblica.
Appunto per questo, il sindaco di Siculiana Leonardo Lauricella, lancia un appello alle Istituzioni affinché venga presa in considerazione la possibilità di lasciare la città sotto il controllo delle unità militari in questione. In tal senso, il primo cittadino chiede di dislocare le unità militari in primo luogo lungo le coste, dal momento che gli sbarchi fantasma si registrano soprattutto sulle spiagge di Giallonardo e Torre Salsa.
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