Segnalazione: casa a rischio crollo

Mi permetto di utilizzare questo sito per segnalare un esempio di insensata azione amministrativa al fine di ottenere un sensato intervento pubblico conseguente, allo stesso modo in cui tante (troppe) volte si deve fare ricorso a trasmissioni televisive come le Iene o Striscia la notizia per impegnare la pubblica amministrazione in riguardo a cose che dovrebbero rappresentare l’ordinario.


Nelle immagini si vede un immobile in condizioni decisamente pericolanti. Questo immobile si trova di fronte casa mia. Debbo dire che, pur avendone da tempo notato lo stato di pericoloso abbandono, nella mia mente non si era mai generata l’idea che l’immobile fosse staticamente così compromesso da poter costituire un pericolo di crollo tanto urgente da richiedere un intervento pubblico. Fortunatamente, il mio vicino ha avuto l’intuizione che è mancata a me e ha segnalato il rischio ai pertinenti uffici comunali. L’intervento pubblico è consistito nella chiusura della strada tramite l’apposizione di due barriere di legno ai due estremi della strada (percorribile solo a piedi) ed è stato chiaramente facilitato dal fatto che nessuno abita all’interno del perimetro così delimitato.

Pensandolo un intervento provvisorio, ho atteso una settimana prima di chiedere agli uffici comunali di ritornare per mettere in sicurezza l’immobile, dato che la semplice chiusura della strada non ha fatto venir meno il rischio di crollo.

   

La mia istanza reca la data 20/02/2014. Sono passati quindici giorni dalla mia istanza e nessuno del comune si è fatto sentire. Probabilmente gli uffici comunali ritengono di aver fatto correttamente e rapidamente quello che gli era stato chiesto di fare. Francamente non capisco come sia possibile ritenere di aver fatto puntualmente e celermente il proprio dovere in maniera efficace, quando non si è affatto rimosso lo stato di pericolo. Aver chiuso la strada non garantisce che l’immobile non crollerà! Se gli uffici comunali hanno ritenuto la segnalazione assolutamente fondata, tanto da essere prontamente venuti a mettere le barriere, come pensano di aver rimosso questo urgente pericolo senza aver messo in sicurezza l’immobile, ma solo i passanti? Forse che le persone abitanti le case su cui l’immobile potrebbe crollare non siano di alcuna importanza? Qual è stato lo scopo di questo solerte intervento: rimuovere un pericolo o compiacere qualcuno? E poi, non si ha l’impressione di aver creato una specie di “oasi protetta” da cartolina per topi, gatti, pidocchi e cartacce? Faccio a tal punto presente che, alla vigilia di Natale, lo stesso scrivente ha provveduto a ripulire parte della via Arena da erbacce (della venerabile altezza di 40cm!) e a spazzarla. Mi auguro che adesso qualcuno intervenga.

Nicola Palilla

Commenti

  1. Complimenti innanzitutto per il ritorno all'attività sociale del l'amico Nicola .
    Mi fa tantissimo piacere rivedere un articolo di Nicola Palilla sulle condizioni di sicurezza del centro storico , al di la di qualsiasi interpretazione partitica .
    Ben tornato Nicola

    Calogero Marsala

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  2. Si, anche a me fa piacere "il ritorno all'attività sociale" di Nicola.

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  3. Non capisco del perchè si stia sempre lì a contestare l'operato della pubblica amministrazione. Evidentemente per elemosinare quel poco di visibilità in vista di una nuova campagna elettorale. Se invece di scrivere sui blog, perdendo fra l'altro inutile tempo, ti potresti leggere le norme in materia, e ti saresti accorto che il primo responsabile è il proprietario dell'immobile pericolante. Hai chiesto ai vigili del fuoco una perizia che accerti il reale pericolo o lo pensi tu? Sei a conoscenza delle procedure che l'ufficio tecnico deve porre in essere in questi casi tramite segnalazione alle autorità regionali? Ti sei recato di presenza dal sindaco o all'ufficio tecnico per farti dire quale procedura seguire? Non credo ti abbia fatto nulla di tutto questo, che sarebbe poi il comportamento corretto di una persona che ha la reale esigenza. Ti sei limitato ad inviare una lettera al comune dove chiedi la messa in sicurezza, cosa di cui non sei neanche competente a richiederlo, e a scrivere i fatti propri su un blog. Questa è vigliaccheria

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    1. Beh, l'istanza l'ha fatta e l'ha firmata così come ha firmato l'articolo. Non mi sembra vigliaccheria. A me sembra vigliaccheria intervenire con commenti anonimi.

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    2. Non si capisce perché un sacco di patate si permetta di dare del vigliacco ad un signore che segnala la scarsa attività del comune. In fin dei conti il sindaco è l'autorità di pubblica sicurezza, e di questo si tratta.
      Ci sono modi e modi per porsi uno di fronte l'altro, e quello dell'arrogante anonimo é quello che mi irrita di più,
      Avrebbe potuto suggerire come risolvere meglio e più velocemente il problema....
      Era chiaro anche l'intento di Nicola, richiamare l'attenzione sui problemi del nostro Paese.
      Che cade a pezzi.
      Pezzi di casa ti possono cadere in testa ovunque, in via G.Marconi, di fronte all'edificio dove una volta si trovava la stazione dei CC, in via Spoto che a questo punto andrebbe chiusa.
      Anzi, suggerisco di chiudere rutto il Paese. Da una parte è già chiuso, grazie al ponte pericolante, mentre per le altre due entrate potremmo chiedere una mano alla natura.
      Potremmo ad esempio aspettare che le erbacce invadano il manto stradale (o quello che resta), così si trova un impedimento naturale, e il Comune non utilizzerà le sue risorse umane preziose (70 dipendenti - un analogo comune nel nord Italia ha 25 dipendenti).
      E se dico che Siculiana Marina è improponibile, che i lavori stanno durando oltre ogni umana aspettativa, che i parcheggi lungo la spiaggia sono da terzo mondo, così fatti da tubi arrugginiti e fili di ferro altrettanto arrugginiti, che dubito di vedere il pavimento davanti la caserma della Finanza come era prima,
      cosa mi succederà?

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  4. Se un cittadino rimane immobile il paese affonda, se un cittadino denuncia il paese affonda... questa frase ben descrive questo commento offensivo e pieno di immotivata rabbia, che da del vigliacco a chi si firma con nome e cognome. Paradossale.

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  5. Caro Nicola, come vedi siamo alla frutta. Un cittadino onesto che si preoccupa della pubblica incolumità, sottoscrivendosi, viene tacciato di vigliaccheria. E' assurdo.

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    1. Per favore con questo vittimismo! Nulla togliere a questo ragazzo, ma non è questo il modo di incoraggiare i giovani. Se c'è un reale pericolo di incolumità non è scrivendolo in un blog che lo si risolve, nè protocollando una letterina. Cosa si aspettava, che l'indomani venissero le ruspe e la buttassero giù? Questo ragazzo avrà pure studiato, quindi lo dovrebbe sapere che le procedure in questi casi sono un pò più complesse, anzi, se da una perizia la sua casa risultasse minacciata di pericolo, si dovrebbe ordinare pure lo sgombro delle case circostanti! Quindi il miglior consiglio che si possa dare a questo giovane e di lasciar perdere i commentini sul blog, perchè qui non ci stanno autorità che gli possono risolvere il problema, ma di attivarsi come prescrive la legge!

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  6. certo che accusare di vigliaccheria uno che firma col suo nome e si prende le responsabilità di tutto ciò che fa, fa sempre specie, in modo particolare poi se a puntare il dito è uno (o una) che sta comodamente davanti ad una tastiera in perfetto anonimato(un paradosso risibile dettato in genere dall'ignoranza e appunto dalla vigliaccheria), e suvvia ce la dia lei una lezione di coraggio, si firmi.

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