Il patto per la legalità e i siculianesi

Martedì 1 Gennaio si è tenuta, presso i locali del Centro Sociale, l'indagine socio-economica sul territorio di Siculiana realizzata dal Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università Degli Studi di Palermo nell'ambito del Patto di Legalità siglato con il Comune di Siculiana . Più interessante della notizia riportata sulle varie testate giornalistiche è senz'altro il commento che segue l'articolo pubblicato su Agrigento Web, il quale fornisce una chiara descrizione sul difficile rapporto di convivenza tra i commissari prefettizi e i cittadini siculianesi.
Come tanti siculianesi non ero a conoscenza di questa iniziativa, la notiza con mio marito l’ho avuta giusto ieri sera discutendo con i nostri amici, che in serata ne erano venuti a conoscenza attraverso una news riportata su un web-giornale agrigentino. Stamattina uscendo per commissioni, mi sono accorta che in via Roma in effetti c’era un menifestino piccolo che informava la cittadinanza dell’incontro, ma ad essere sincera devo dire che questo non invitava per niente alla lettura, viste le ridottissime dimensioni del foglio e quindi dei caratteri. 
Poco fa attraverso in vostro webgiornale, vengo per la prima volta a conoscenza dell’esistenza del sito http://www.terradeisicani.it da dove è stato possibile accedere e leggere il contenuto dell’interessante analisi sociologica realizzata dal Dipartimento di Sociologia di Palermo. Nel leggere l’indagine, ho apprezzato la partecipazione degli imprenditori e dei commercianti siculianesi, i quali hanno dimostrato che gli operatori economici del territorio sono persone che amano e pensano al futuro della propria cittadina, non sono per niente diffidenti e sono sempre disponibile ad aprirsi al dialogo ed hanno una forma mentis tale da poter dare con lucidità e lungimiranza giudizi critici e suggerimenti rispetto al territorio ove operano. Altresì, ho apprezzato il lavoro dei dottori sociologi e della loro analisi, e concordo con quanto da loro dichiarato quando affermano che l’indagine rappresenta un valido strumento che potrà essere utilizzato dalla futura amministrazione per tracciare nuove linee programmatiche.
Quello che non ho apprezzato del documento pubblicato è l’introduzione firmata dall Commissione, non si può affermare, cito testuali parole, che “L’esperienza commissariale sarà stata proficua se lo sforzo così fatto per creare un più saldo e diretto rapporto tra istituzione comunale e cittadini, sollecitandone il coinvolgimento e la partecipazione in adesione ai principi di trasparenza e democraticità, si tradurrà in una conquista duratura”, quando poi si omette la giusta pubblicizzazione di un evento importante per la comunità.
Non si può affermare di essere per la trasparenza se è vero, come si dice in giro che dopo le assemblee per l’aumento della tassa sui rifiuti, il comitato che rappresenta la cittadinanza aspetta ancora di ricevere i documenti e le risposte che attraverso l’ente comunale erano stati richiesti all’ATO rifiuti.
Non si può dichiarare che si intende “creare un più saldo e diretto rapporto tra istituzione comunale e cittadini, sollecitandone il coinvolgimento e la partecipazione in adesione ai principi di trasparenza e democraticità, se è verò che lo statuto comunale è stato modificato senza discutere delle proposte che sono state avanzate dai cittadini nei tempi che la stessa Commissione aveva fissato.
Come può esserci dialogo se le dichiarazioni che vengono fatte vengono poi disattese dando continuità a qualle logiche malate che il commissariamento avrebbe dovuto curare? Il cittadino vuole dialogare relamente con lo stato, e le associazioni sono pronte a confrontarsi con esso ed offrire un serio contributo, per migliorare socialmente e per valorizzare e promuovere il territorio.
Il contatto con il cittadino deve essere ricercato in continuo e non si può pensare che un paio di incontri poco pubblicizzati presso il centro sociale nel corso di due anni possano rappresentare la seria volontà di costruire quanto affermato nell’introduzione all’indagine sociologica.
Per concludere.
Qualche settimana in un comunicato stampa si dichiarava che il comune di Siculiana era stato scelto dall’ATO rifiuti come comune pilota per il nuovo progetto di raccolta differenziata porta porta e si fissava come data per l’inizio del servizio, il 1° Gennaio 2010. Tutti sappiamo che nei comuni dove si è attuato il servizio di raccolta porta a porta ci sono voluti mesi di campagne di informative e di sensibilizzazione, quindi se fino ad oggi ancora non si muove niente non è giustificabile pensare che le dichiarazioni fatte sanno tanto di sterile proclama politico?

Commenti

  1. Dove sono finiti i cittadini siculianesi che a spada tratta parlavano di politica negli anni precedenti? Dove sono finiti i tifosi della precedente amministrazione che avevano divinizzato personaggi che oggi non difendono più o peggio fanno finta di non conoscere o condannano apertamente?
    Il coraggio delle proprie idee dovrebbe essere tale che queste rimangano le stesse anche dopo anni. Un invito a tutti questi rispettabilissimi signori a dialogare e a non tacere!

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