#OpenBlog - riflessioni sul consiglio comunale del 5 ottobre (emergenza immigrazione)

Ieri sera, attonita ho assistito al Consiglio comunale aperto alla cittadinanza.
Sono una struttura recettiva di nuova costituzione, con la voglia di lavorare e di crescere insieme al territorio a cui appartengo.
Premetto e ribadisco che “Non sono d'accordo all'apertura di nuovi centri, per soddisfare le incapacità imprenditoriali di alcune strutture recettive locali”, ma trovo sbagliato l’approccio culturale espresso nella seduta consiliare.
A mio parere, “l'Atto di indirizzo politico” proposto, in quanto esclusivamente politico, perché la materia non è di competenza dell’Ente locale, sembra formulato dalla lega nord.

E’ sulla sostenibilità della presenza dei migranti nel nostro territorio che bisognava centrare la discussione: “Questo Comune non ha ulteriore sostenibilità territoriale per ospitare altri centri per migranti, ma intende promulgare politiche di integrazione coinvolgendo l’intera cittadinanza.”
Invece, Il messaggio trasmesso è stato di una collettività xenofoba capace solo di vedere nel diverso (di pelle scura) una minaccia.
Un organo politico quale il Consiglio Comunale deve dare strategie e non raccogliere e fortificare le paure.
Il Sindaco di Lampedusa non ci ha insegnato niente? Ha trasformato una debolezza in forza della collettività.
Siculiana è un paese a vocazione turistica, ma tutta la Sicilia è a vocazione turistica.
Ma un paese che non panifica i pomeriggi, che chiude gli stabilimenti il primo di settembre, che non raccoglie la sfida della destagionalizzazione, che non ha una piazza dove incontrarsi e discutere e soprattutto un paese che ha ancora paura di cognomi pesanti, impronunciabili in pubblico, è un paese che stenta a crescere e a lasciarsi alle spalle un passato, ahimé, troppo recente.
Invece ha paura dei "nivuri" che stanno in via Roma o nella villetta, mentre di quelli che giocano alle macchinette e bevono tutto il giorno al Bar non se ne cura, come non si domanda chi è che per 50 euro porta gli stessi “nivuri” ad Agrigento.
E poi il massimo è stato raggiunto quando è stato detto che nessuno investe a Siculiana perché ci sono i migranti, non perché ci sono i rifiuti sparsi per le campagne, mancano le infrastrutture, non emergono professionalità e capacità progettuali-imprenditoriali.
Ho sentito anche che le Pizzerie e i ristoranti non sono pieni perché ci sono loro e che quest’anno c’è stato un contrazione dei flussi perché i turisti hanno paura, ma é come usare lo specchio per le allodole; villa Sikania è presidiata dall’esercito notte e giorno.
Gli ospiti che ho avuto il piacere di ricevere mi hanno parlato di quanto fosse bello il nostro territorio e di quanto fosse martoriato dall’incuria, ma non si sono stupiti più di tanto per la presenza dei migranti.
Mi sarei aspettata un Consiglio comunale che desse risposte culturali di più largo respiro e non che si facesse forte delle paure che da esseri umani proviamo nei confronti di chi non appartiene alla nostra collettività; che spiegasse una programmazione futura che non miri solo alla logica del voto, ma al benessere della popolazione, alla crescita culturale ed economica della cittadinanza, e non con strategie di resort che, continuo a ripetere, non hanno alcuna ricaduta sullo sviluppo economico del territorio, ma sono solo utili alla politica nella logica di mera spartizione dei possibili posti di lavoro.
I mattoni si posano per creare muri, ma i mattoni possono essere posati per creare cultura e segni di civiltà e ieri sera di questi, a mio parere, non ne sono stati posti.
Il cambiamento presuppone percorsi spesso difficili che passano anche attraverso il riconoscimento dei propri errori.
Infine, mi viene da pensare che qui si venera un Cristo nero, in alcuni Comuni vicini, il Santo Patrono è San Calogero, un altro "nivuru"....forse un perché ci sarà?
Avremmo potuto riprenderci la nostra storia di migranti come lo siamo stati in Germania, Belgio, America, Canada, Brasile, Venezuela, insieme alle nostre sofferenze. Noi non avevamo le guerre, ma scappavamo come loro dalla fame.
Le loro storie di oggi insieme al nostro passato.
E questo sarebbe stato un bel racconto.

Donatella Schembri

Commenti

  1. Non si capisce quale sia "l'atto di indirizzo politico" del Consiglio Comunale, cosa abbia cioè deliberato,,,, forse era importante sintetizzarlo per capire perchè si è contro o in cosa, in quell'atto, traspare l'atteggiamento xenofobo

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  2. beh forse allora la Lega Nord non aveva tanto torto quando anni fa a cominciato certe battaglie. A noi sembravano folli perché non le vivevamo sulla nostra pelle. Magari la Lega ci ha visto lungo...

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  3. Ci vuole coraggio per rimaenere a Siculiana, terra martoriata dai suoi stessi abitanti. Cittadini che non rispettano le regole di convivenza perché le regole non le rispetta chi dovrebbe farle rispettare: li nivuri sono solo una scusa per nascondere il fallimento di tutti i politici da10 anni a oggi.. Siculiana è morta e noi con lei

    amen

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  4. Se per sviluppo del territorio, si intende spendere oltre 2.000 euro per il "cuddiruni party", di una tristezza infinita, che dire... siamo alla frutta! Da questo consiglio comunale aperto, mi sarei aspettato proposte risolutive in merito non ai "migranti", ma di come essi vengono gestiti! Prima di porre veti su nuove presunte nuove strutture, che poi di veti non se ne è proprio parlato, in considerazione del fatto che gli organi comunali nulla possono nel caso in cui le eventuali nuove strutture ricevano pareri positivi "dall'alto". Ma questo gli amministratori lo sanno benissimo! Fra le altre cose, la domanda che tutti si pongono in vista di un consiglio comunale del genere è.. " Ma l'amministrazione comunale è a conoscenza di presunti nuovi centri di accoglienza?", perché se la risposta è si, sarebbe stato opportuno renderlo noto, cosa che assolutamente si è sviato. Qualora invece, l'amministrazione NON fosse a conoscenza di alcun altra procedura di accreditamento per altri centri di accoglienza, non vedo il MOTIVO per la quale si è convocato un consiglio di urgenza ed aperto per questa questione! Mi verrebbe da supporre: forse si stanno mettendo le mani per dire che "... Si sta aprendo un nuovo centro ma noi non eravamo d'accordo..."! Se si vuole affrontare il problema della sicurezza, allora il discorso è diverso, ma in questo caso si convochino i gestori dell'attuale centro di accoglienza, e si chieda di regolamentare il flusso di migranti che liberamente scorazzano a qualunque ora del giorno e della notte per le vie e per le strade statali del paese!

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