La Sicilia e il gioco delle discariche: “La raccolta differenziata può attendere”

Articolo pubblicato il 30 Maggio 2015 su ProgeoNews.it - Rifiuti: continua in Sicilia il gioco delle discariche. Se una discarica presenta dei problemi – il caso è quello di Bellolampo, a Palermo – ce ne sono pronte altre per ricevere i rifiuti. E la raccolta differenziata? “Il Paradiso può attendere” è un bellissimo film del 1978. E’ la storia di un uomo che muore in anticipo rispetto ai programmi di Nostro Signore Iddio al quale viene assegnato il corpo di un signore che sta per essere assassinato. Alla fine è una sorta di ‘Resurrezione’, se non nel corpo, quanto meno nell’anima.
Nel caso della Sicilia e delle sua discariche, se ne chiude una ce ne sono sempre altre pronte, come già accennato, a sotterrare rifiuti e a inquinare terreni e aria. Come chiamare questo eterno film siciliano già visto? “La raccolta differenziata dei rifiuti può attendere”, per la regia per governo regionale, con la sceneggiatura dei più grandi munnizzara del nostro tempo.

Spiega l’assessore regionale all’Energia, ai Rifiuti e all’Acqua, Vania Contraffatto: “Dal primo giugno e per almeno 15 giorni i Comuni della Provincia di Palermo non potranno più conferire rifiuti presso la discarica di Bellolampo. La Rap, partecipata del Comune di Palermo, avrebbe dovuto infatti completare le operazioni di capping delle vasche già sature ma, secondo la nota della Rap pervenuta nella tarda serata di ieri (giovedì 28 Maggio, per chi legge, visto che il comunicato diffuso dall’assessore Contraffatto è di ieri sera venerdì 29 Maggio), non solo non potrà farlo entro domenica 31 maggio, come inizialmente previsto, ma ha anche chiesto di ridurre il quantitativo giornaliero di rifiuti conferiti limitandoli a quelli dei soli Comuni di Palermo e di Ustica”.

A questo punto, va in scena il gioco dell’intercambiabilità delle discariche: “La conseguenza è che, con un’ordinanza del Presidente della Regione – leggiamo sempre nel comunicato dell’assessore Contraffatto – dal primo giugno dovremo obbligare i Comuni del Palermitano a scaricare altrove: alcuni Comuni dell’Ato Palermo 5, insieme ad alcuni Comuni degli Ato Ag2 e Ag3, conferiranno presso l’impianto della Sicula Trasporti, mentre altri 50 Comuni del Palermitano presso l’impianto di Siculiana. Si tratta di una scelta obbligata, confermata anche dagli organi tecnici, ovvero Arpa, Asp e Libero Consorzio, e dovuta unicamente ai ritardi accumulati da Rap”.

Insomma, la responsabilità di tutto quello che sta succedendo è della Rap, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Palermo: L’impianto di Tmb, ovvero di Trattamento meccanico biologico – dice l’assessore Contraffatto – è ormai completo e dotato anche di collaudo statico: un risultato conseguito nei tempi solo grazie all’impegno della Regione. Ma è assurdo constatare come non possa ancora entrare in funzione per la mancanza, da parte di Rap, di mezzi e professionalità adeguatamente formate. Il sindaco di Palermo dovrebbe impegnarsi di più a far funzionare la sua azienda e a far accrescere i livelli di differenziata, invece di investire sempre la Regione di responsabilità che non ha”.

E la Regione siciliana non dovrebbe anch’essa “impegnarsi di più” per “accrescere” i livelli di raccolta differenziata dei rifiuti? Così, tanto per dire…

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